giovedì 4 aprile 2024

Recensioni testi di interesse

Recensore Alberto Di Mulo

venerdì 29 dicembre 2023

Messaggio di augurio

Messaggio di augurio per il 2024

Messaggio di auguri “videolografico”


Buon giorno a tutti,

il 2023 si appresta a terminare e traguardando il 2024 siamo pronti a ripartire con grande entusiasmo ed energia.

Un anno, il 2023, sereno che ci ha fatto apprezzare quanto sia bella la libertà dalle mascherine, dal distanziamento fisico e sociale e dalle restrizioni quotidiane che di fatto hanno regolamentato le nostre vite.

Quindi, se da un lato c'è stata più libertà di azione, dall'altro sono aumentati gli interrogativi sul perché dei conflitti bellici a cui si assiste inermi e senza potere di incisività.

In linea generale tanti gli interrogativi dell'opinione pubblica sulle minacce dell'intelligenza artificiale contrapposta all'ignoranza artificiale e/o alla stupidità naturale.

Infatti, ciò ha portato a mettere in discussione il lavoro intellettuale in termini di utilità oltre alle sue produzioni e minato il campo della maieutica della ricerca. 

Pertanto se, l'intelligenza artificiale e la transizione digitale ci ha fatto mettere in discussione ruoli apicali e produzioni dell'intelletto la logica tecnico-scientifica non ci farà mai mettere in discussione la coerenza degli obiettivi e delle azioninel lungo periodo delle strategie politiche su base scientifica.

Dopo questi shock emozionali degli anni passati occorre sicuramente rieducare alle emozioni e all'affettività non solo i ragazzi ma l'intera comunità educante e che indirettamente determina il coinvolgimento di tutti.

Il 2024, potrebbe indurci a pensare in grande verso mondi innovativi e tecnologicamente avanzati come il metaverso, sbagliato se non fosse così, e cominciare a dare forma e sostanza ai sogni con un pizzico di realtà, non dimenticando che se sogniamo troppo è perché stiamo solo dormendo; SVEGLIA! 

Con queste constatazioni vi auguro un 2024 GRANDE!


Auguri, auguri di buon anno! 


Alberto Di Mulo.


 

giovedì 22 settembre 2022

INNOVAZIONE NELL'ASSEVERAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI. L'OPINIONE

 


Fonte immagine: https://www.dreamstime.com/viva-italia-background-viva-italia-background-watercolored-grunge-design-independence-day-concept-background-abstract-image126962639

Intervengo seguendo, un probabile format di asseverazione futuristico, per esprimere qualche perplessità alla richiesta innovativa di una piattaforma proprietaria userfriendly, sviluppata in collaborazione con ANCE, di un visto di conformità tramite video di asseverazione per il rilascio di crediti di imposta.

Nello specifico le certificazione delle detrazioni fiscali, sotto forma di credito di imposta maturati da parte delle imprese durante gli stati di avanzamento lavori che manifestino la volontà di cederli, ai soggetti cessionari quali banche, intermediari finanziari, gruppi energetici e soggetti terzi in genere, sono trasformate in credito erariale del 22 % annuo per 5 anni. 

Per fare ciò, è stata individuata una modalità innovativa al passo con i tempi, differente dalle usuali modalità tradizionali di certificazione e collaudo di opere.

Tale modalità, seppur con un valore aggiunto giuridico alla correlazione degli aspetti legati alla responsabilità professionale individuale e sociale, alla qualità delle prestazioni (imprese e professionisti), all'equo compenso e ad eventuali interventi assicurativi per errori progettuali o di realizzazione, ha destato malumore diffuso nelle categorie professionali specificatamente all'applicazione della legge di incentivo statale per bonus edilizi [1].

In particolare, non essendo normata la video asseverazione, viene percepita come un appesantimento burocratico.

Personalmente, ritengo la video asseverazione in linea con i tempi ormai maturi di innovazione digitale del paese e in linea generale di supporto ai rapporti giuridici tra committenti pubblici privati-enti di riscossione/accertamento delle imposte in ottica di accountability che estenderei alle prestazioni sanitarie complesse, alle prestazioni artigianali-commerciali, e in genere a quelle prestazioni ad elevata responsabilità in cui risulta difficoltoso a distanza di anni la verifica assertiva e asseverativa del prodotto/manufatto finale e le relative responsabilità.

La perplessità attuale, sull'obbligo asseverativo riguarda l'impatto eco-digitale della datificazione certificata che, non risulta per nulla trascurabile in termini di giga/giorno immessi in rete e di produzione di CO2 [2].

La via però è quella giusta, occorre prudenza giuridica normando questi aspetti e le modalità di utilizzo in giudizio dei dati in caso di contenziosi erariali tenendo sempre presente l'evoluzione temporale di indicatori come il DESI[3,4], (Digital Economy and Society Index), un indice composito della performance digitale europea, per un'applicazione massiva ed efficace degli strumenti operativi suggeriti e legiferati in chiave di volta digitale.

Sicuramente non può una realtà nei servizi professionali alle imprese in Italia [5] imporre alle categorie professionali la modalità di asseverazione ritenuta idonea se non normata o prevista già operativamente dagli organi istituzionali della repubblica italiana.

Alberto Di Mulo. 




Sitografia di approfondimento:

[1]http://www.reteprofessionitecniche.it/presa-posizione-dei-professionisti-tecnici-video-asseverazioni/

[2] https://www.iea.org/commentaries/the-carbon-footprint-of-streaming-video-fact-checking-the-headlines

[3] https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/desi

[4] https://www.dati.gov.it/Gli-Open-Data-nel-DESI

[5] https://www2.deloitte.com/it/it/legal/about-deloitte-italy.html




lunedì 19 settembre 2022

Perturbazioni climatiche ambientali che determinano il cambiamento. Il tempo di ritorno degli eventi estremi. Come agire.


Fonte immagine: https://it.dreamstime.com/fotografia-stock-nuvola-di-parola-del-mutamento-climatico-sulla-lavagna-image53916186

Gli shock climatici, a seguito di un bilanciamento energetico circolatorio sempre più repentino dei gradienti termici prodotti a scala locale ed riequilibrati a scala globale la cui previsione fisico-matematica è oggetto di tantissimi studi[1,2], sono percepiti per lo più come alterazioni ambientali, e hanno determinato nella popolazione globale quella consapevolezza del rischio e la necessità di intervenire sugli elementi fragili e vulnerabili territoriali.

La correlazione e le previsioni tra cambiamento climatico e sviluppo economico dei danni previsti alle città, imprese, produzioni agricole, infrastrutture non sono di buon auspicio come anche l'impatto economico negativo dell'incremento del 30% di frequenza e intensità degli eventi estremi nell'indicatore economico PIL[3]. 

E' noto che il rischio non sarà mai zero fin quanto si avrà la necessità di tutelare persone o cose e che le previsioni del tempo meteorologico ovvero la successione di eventi atmosferici di durata limitata è differente dal clima che viene determinato dagli eventi succeduti in un arco temporale più lungo. 

Quindi per proteggerci tatticamente da eventi atmosferici diretti (es: cicloni, uragani, innalzamento globale della temperatura,) e indiretti, ovvero causati dall'evento estremo stesso (es: alluvioni, frane e smottamenti, innalzamento livello medio dei mari) e dalla vulnerabilità e pericolosità territoriale e dei manufatti, occorre prevedere un sistema comunicativo di allerta idoneo alla repentinità dell'evento e dei territori soprattutto in cui l'interferenza tra uomo e natura risulta rilevante con procedure già pianificate e attivate per tempo[4].

Le attività antropiche e le emissioni di gas clima alteranti sono tra le cause principali del riscaldamento globale e dell'effetto serra,[5] pertanto la riduzione delle emissioni e una regolamentazione/monetizzazione può dar contezza, in una scala di danno significativo ambientale, a una contabilizzazione del sistema di scambio delle quote di emissione (ETS)[6] per intervenire su uno degli aspetti fondamentali per l'individuazione dei paesi inquinatori del mondo. Altro aspetto su cui intervenire è il livello di protezione per l'incolumità delle persone dei manufatti e delle opere di protezione idrogeologica del territorio ovvero il luogo dove si scarica il quantitativo energetico che vaga in atmosfera differenziandosi per contenuto nei vari strati.

Tatticamente sarà opportuno anche intervenire su una grandezza, nota sia progettisti che verificatori delle infrastrutture, che determina di fatto il dimensionamento delle opere definendone i materiali, i costi, la resistenza alle forze esterne e di risvolto la classe di rischio sopportabile.

Tale grandezza di progetto e verifica è il tempo di ritorno dell'evento estremo inteso come la probabilità che un determinato evento si verifichi in determinato luogo e con determinate caratteristiche[7].

L'acclarato aumento degli eventi estremi di fatto pone in essere la necessità di una modifica del tempo di ritorno dei progetti e dell'adeguamento di quello dei manufatti più fragili al tempo di ritorno rimodulato e previsto dalle azioni di mitigazione e adattamento del rischio ai cambiamenti climatici. 

In conclusione due parametri globali su cui intervenire strategicamente attraverso la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici: regolamentazione e contabilizzazione delle emissioni di CO2 e tempo di ritorno delle infrastrutture. 

Alberto Di Mulo.

Sitografia di approfondimento

[1] https://www.ipcc.ch/report/ar5/wg1/near-term-climate-change-projections-and-predictability/

[2] http://www.scuolaperilclima.it

[3] https://www.sisclima.it/wall/lettera-aperta-alla-politica-italiana-3-agosto-2022/

[4]https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/03/03/making-civil-protection-ready-for-climate-change-council-adopts-conclusions/#

[5]https://ec.europa.eu/clima/climate-change/causes-climate-change_it#cause-dellaumento-delle-emissioni

[6]https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/priorities/cambiamento-climatico/20170213STO62208/il-sistema-di-scambio-delle-quote-di-emissione-e-la-sua-riforma-in-breve?xtor=SEC-169-GOO-[Climate_Change]-[Dynamic]-S-[Assertive]

[7] https://www.aoml.noaa.gov/extreme-weather/

venerdì 16 settembre 2022

LA POLITICA SOSTENIBILE DI GESTIONE DEI RIFIUTI. L'OPINIONE.

 



Nessun pregiudizio sulla modalità impiantistica di trattamento della frazione residuale del rifiuto mediante inceneritori. Di fatto, si è reso necessario un chiarimento generale sull'impostazione metodologica di proposta di impiantistica a supporto della gestione dei rifiuti. 

La strategia di gestione dei rifiuti indicata dall' Europa mediante la direttiva 98/2008/CE recepita dallo stato membro Italia mediante testo unico ambientale individua alcuni punti strategici di gestione organizzata dei rifiuti in maniera gerarchica. 

Infatti dopo aver messo in campo tutte le azioni possibili per la prevenzione della produzione del rifiuto anche attraverso il prolungamento della vita utile dei prodotti stessi e previsto il riutilizzo, aver instillato culturalmente e fattivamente il riciclaggio e il recupero di materia o di altro tipo (es: energetico) l'ultimo step è proprio lo smaltimento (es: discarica).

Questa gerarchia, in alcuni casi capovolta o a parti e step invertiti, ha posto in essere alcuni interrogativi sulla necessità impiantistica di incenerimento dei rifiuti e allo stesso tempo come valore aggiunto il recupero di energia.

La direttiva obbliga gli stati membri all'applicazione della gerarchia con misure che danno il miglior risultato ambientale complessivo tenendo conto dei principi generali in materia di protezione dell'ambiente di precauzione e sostenibilità, della fattibilità tecnica e praticabilità economica, della protezione delle risorse nonché degli impatti complessivi sociali, economici, sanitari e ambientali.

Premettendo che i flussi di rifiuti specifici, in relazioni al ciclo di vita e agli impatti complessivi, si possono discostare dalla gerarchia in relazione agli impatti e che la politica dei rifiuti degli stati membri deve avvenire in maniera trasparente, nel rispetto delle norme nazionali in materia di consultazione e partecipazione dei cittadini ovvero dei soggetti interessati è necessario sottoporre all'attenzione dei beneficiari la valutazione di “sostenibilità circolare” dei flussi di rifiuti di alimentazione nel tempo degli inceneritori/termovalorizzatori considerando la raccolta differenziata a regime e scenari virtuosi di stili di vita in termini di economia circolare.

Solo dopo ciò, in un processo di infrastrutturazione impiantistica territoriale e partecipata si può arrivare alla soluzione condivisa da tutti partendo anche dal racconto di buone pratiche e di esperienze consolidate già realizzate in gestione emergenziale come scelta obbligata ed in gestione ordinaria come scelta consapevole (es: Acerra, Brescia, Copenaghen, Bolzano).

Alberto Di Mulo.

Fonte immagine

https://it.dreamstime.com/scrittura-mano-concettuale-che-illustra-la-gestione-dei-rifiuti-per-mostrare-le-azioni-necessarie-gestire-l-inizio-fino-alla-image182539412

Sitografia di approfondimento.

  1. https://www.mater.polimi.it/nuovo-termovalorizzatore-a-copenhagen/

  2. https://www.gruppoa2a.it/it/chi-siamo/nostri-impianti/termovalorizzatore-acerra

  3. https://www.gruppoa2a.it/it/chi-siamo/nostri-impianti/termovalorizzatore-brescia

  4. https://ambiente.provincia.bz.it/rifiuti-suolo/inceneritori.asp

  5. https://focusicilia.it/rifiuti-in-sicilia-sempre-meno-da-10-anni-pro-e-contro-dellinceneritore/

  6. https://www.eni.com/it-IT/economia-circolare/inceneritore-urbano-copenaghen.html

mercoledì 14 settembre 2022

Il lavoro come leva del consenso. Principi e strumenti disponibili.

Fonte immagine: https://it.dreamstime.com/fotografia-stock-lavori-l-equilibrio-di-vita-image58841598


Il dibattito politico è orientato verso il soddisfacimento della domanda e dell'offerta di lavoro a condizioni dignitose ovvero proporzionate alla qualità e quantità lavorativa in un bilanciamento tra vita pubblica e privata che, se non perfettamente in equilibrio, in alcuni casi possono causare stress da lavoro e quindi conseguenze sulla salute. 

Il tema è come far incontrare domanda e offerta lavorativa dopo che si sono investite tante risorse pubbliche/private in formazione e aspettative e l'interrogativo che attanaglia giovani, famiglie è “quali sono le lauree che fanno guadagnare di più”?

Occorre ricercare gli strumenti affinchè l'incontro tra domanda e offerta sia sempre più facilitata in funzione del sempre più necessario innalzamento tecnologico e digitale complessivo richiesto in termini di investimento trasversale e in competenze digitali.

La comprensione delle misure disponibili e messe in campo in maniera strutturata dall'apparato legislativo a vari livelli gerarchici per ridurre le disuguaglianze, la povertà, l'esclusione sociale, il suo andamento nel tempo e le interconnessioni istituzionali tra i vari enti preposti grazie all'utilizzo sempre più diffuso della “datificazione” e dell'interoperabilità dei dati sono oggetto del dibattito pubblico e politico anche come leva principale sui consensi elettorali. 

Il documento di un comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza[1] e uno studio sul mercato del lavoro pubblicato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali, banca d'Italia e l'agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro [2] richiama la definizione di “Disoccupazione amministrativa” necessaria per effettuare alcune considerazioni di carattere generale. 

Infatti sono considerati disoccupati, le persone che non svolgono attività lavorativa (di tipo subordinato o autonomo) nonché i lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo risulta inferiore rispettivamente a 8.145 o 4.800 euro annui.

La disamina della legge del 14 settembre 2015, n. 150 abduce con ragionevole certezza ad affermare che, a distanza di 7 anni e con l'istituzione dell'agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e l'avvento della transizione digitale, ancora i risultati attesi non sono stati quelli sperati anche per il processo di apprendimento gradualmente lento delle competenze digitali per la cittadinanza.

Infatti, l'aggiornamento europeo delle competenze digitali e le aree informazione, comunicazione, creazione di contenuti, sicurezza e problem solving tardano ad affermarsi per un TECHNIC generalizzato, ovvero il quoziente tecnologico della società attuale [3], ancora a livello base. 

SI può constatare che gli strumenti di orientamento al lavoro non mancano e tendono ad un miglioramento continuo in forma sempre più digitale e l'incontro tra domanda e offerta criteriologicamente e metodologicamente può dare un contributo al soddisfacimento della necessità di lavoro, molte volte non soddisfatta a vari livelli nonostante la tantissima mole di dati a disposizione (mega dati o big data) che permettono di censire ed elaborare le varie funzioni e mansioni secondo l'aggiornamento e la classificazione delle professioni che sarà operativa dal 1 gennaio 2023 e successivamente riaggiornata nel 2028 [4]. 

Complementari agli strumenti di “inclusione lavorativa” vanno attenzionati gli strumenti di libero scambio che basano l'attrattività del mercato di riferimento delle proposte territoriali e imprenditoriali su aspetti legati al contenuto tecnologico, all'innovazione[5] e alla fattibilità tecnica, alla connessione con il mondo della ricerca e con gli incubatori tecnologici [6]. In linea generale le imprese giovani, ad alto contenuto tecnologico sono denominate startup innovative[7]. 

Quindi tanti strumenti, tanta forza lavoro, tante opportunità occorre solo mettersi a studiare per fare incontrare TEcnologia e COnoscenza e MOTIVazione (hashtag TECOMOTIV) in un giusto equilibrio tra vita pubblica e privata garantendo il diritto alla disconnessione.

Alberto Di Mulo.


Sitografia di approfondimento

[1]http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/poverta-ed-esclusione-sociale/Documents/Progetto-ricerca-valutazione-controfattuale-RdC.pdf

[2]https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/studi-e-statistiche/Documents/Il%20mercato%20del%20lavoro%20dati%20e%20analisi%20-%20luglio%202022/MLPS-Bankitalia-Anpal-luglio-2022.pdf

[3] https://www.complexityeducation.com

[4] https://www.istat.it/it/archivio/272616

[5] https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/accordi-per-l-innovazione-2

[6]https://www.mise.gov.it/index.php/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/start-up-innovative/incubatori-certificati

[7] https://www.mise.gov.it/index.php/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/start-up-innovative

[8]https://www.aranagenzia.it/attachments/article/11528/Raccomandazione_PE_disconnessione-1.pdf

[9]https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20210121STO96103/il-parlamento-europeo-vuole-garantire-il-diritto-alla-disconnessione-dal-lavoro

[10]http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/poverta-ed-esclusione-sociale/Pagine/Studi-e-statistiche.aspx


sabato 30 aprile 2022

LA POLITICA SOSTENIBILE: LA SOSTENIBILITA' CIRCOLARE. PRONTI VERSO LA NUOVA SFIDA?

Lo stato dell'arte governativo fino ad oggi sulle tematiche della sostenibilità è stato orientato verso il recepimento delle sfide globali relativamente alle raccomandazioni/azioni sugli stili di vita e alla costruzione di una collettività migliore e fondata su principi condivisi.

Nell'ambito della funzione educativa di base, il MI Ministero dell'istruzione ha dato un forte impulso alla ricostruzione del legame tra le diverse generazioni attraverso un piano per imparare ad abitare il mondo in un modo nuovo e sostenibile anche attraverso un nuovo alfabeto ecologico con obiettivi educativi sociali economici ed ambientali partendo da una green community che si erge su quattro pilastri di rigenerazione: dei saperi, dei comportamenti, delle infrastrutture, e delle opportunità attraverso un accompagnamento al mondo nuovo che non c'è.

Nell'ambito della funzione educativa avanzata la CRUI – Conferenza dei rettori delle Università Italiane- attraverso la RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile- coordina gli atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale attraverso laboratori di condivisione e diffucione di best practices con obiettivi di armonizzazione delle community in ottica di apprendimento e contaminazione multi-stakeholder e multidisciplinare in una funzione e dimensione educativa transdisciplinare di engagement della ricerca e della didattica.

Anche le strategie per le infrastrutture sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici mediante strumenti finanziari innovativi sono state oggetto di analisi attraverso due rapporti del MIMS sui cambiamenti climatici e i loro impatti sulle infrastrutture e sulla società anche in attuazione del pacchetto climatico dell'UE “FIT FOR 55” per lo sviluppo equo e sostenibile e di programmazione e di riqualificazione. 

L'istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) attraverso il progetto BES (Benessere equo e sostenibile) che ha l'obiettivo di misurare e valutare il progresso della società da un punto di vista economico, ambientale e sociale ha integrato i tradizionali indicatori economici tra cui il PIL con misure sulla qualità della vita delle persone e sull'ambiente anche attraverso statistiche sperimentali.

Il ministero della transizione ecologica MITE attraverso la strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile e l'economia circolare e le sinergie con altre politiche e modelli economici innovativi come la bio-economia è già in viaggio per l'attuazione e il recepimento delle misure sui territori attraverso ulteriori eventi di confronto globali come EU Green Week sulle policy ambientali europee e globali. 

Il sistema nazionale di protezione ambientale attraverso ala legge 132/2016 art. 3 Lettera G pone tra le funzioni istituzionali l'educazione alla sostenibilità (Eas) tra le agenzie con propri obiettivi, linguaggi, metodologie e tipologie di azioni tra cui “aiutare i cittadini a capire e ad agire in modo responsabile” attraverso i TIC (Tavoli Istruttori di Coordinamento) di supporto alla rete educante.

Il processo di educazione alla sostenibilità si compone di diversi elementi tra loro complementari e che si influenzano reciprocamente:

- la conoscenza dei sistemi ambientali, sociali ed economici e le loro interconnessioni

- la comprensione ovvero la consapevolezza e la sensibilità alle problematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile

- il saper essere legata alla dimensione dell’etica della responsabilità

- la partecipazione della cittadinanza attiva

- l'agire nonché il saper fare, attuare la gestione e adottare stili di vita sostenibili.

L'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) attraverso la pubblicazione dei rapporti di sostenibilità evidenzia un approccio quali-quantitativo, quindi dati e numeri su cui porre l'accento per gli indirizzi di attuazione delle politiche verso la sostenibilità con riferimento alla misurabilità (accountability).

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MPAFF) e il ministero della salute (MISA) pongono grande attenzione alla sostenibilità delle produzioni e alla sicurezza degli alimenti, dell'alimentazione e ai corretti stili di vita attraverso campagne di sensibilizzazione, prevenzione e repressione.

L'agenda 2030, ovvero il piano d'azione per le persone il pianeta e la prosperità, con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals– SDGs nell’acronimo inglese) da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 Target e oltre 240 indicatori con cui i paesi verranno valutati in sede ONU e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali rappresentano la circoscrizione di sviluppo dell'azione della sostenibilità che orienta tutti i settori. 

In conclusione il moltiplicatore di conoscenza, nonché i modi e i metodi per trasmettere e notificare conoscenza ai destinatari finali e verificarne il recepimento è la prossima sfida. Pronti? VIA allo START. 






martedì 12 aprile 2022

Le leve fiscali ambientali economiche e sociali per lo sviluppo sostenibile


Una grande opportunità per l'ecosistema paese, mettere mano agli elementi essenziali della tassazione in Italia e cominciare a fare leva su alcune variabili di sostenibilità e su indicatori significativi per il raggiungimento del benessere collettivo. Il patrimonio infrastrutturale pubblico-privato e il rilievo aggiornamento degli estimi catastali sicuramente interconnette diversi temi non solamente funzionali alla tassazione immobiliare. Infatti, si pongono in essere tematiche complementari quali le politiche abitative, le politiche insediative, le politiche sul lavoro, le politiche giudiziarie, le politiche ambientali (es: crediti di imposta) e le così dette compliance (le conformità). La gestione statale di diverse esperienze internazionali pone la strada su modelli di gestione patrimoniale e di fruizione correlati alla tassazione tra cui quelli della sharing economy e del pay per use. Fatta questa premessa di carattere teorico sulle aspettative vediamo la rilevanza del tema. Il gettito sulla tassazione immobiliare, attualmente è stimato dall'agenzia delle entrate nell'ordine di 40 miliardi di euro annui, dei quali le imposte di natura reddituale pesano per il 21%, quelle di natura patrimoniale per il 49% e quelle sui trasferimenti e sulle locazioni per il restante 30%. La conoscenza geolocalizzata e informatizzata del patrimonio infrastrutturale in un unica banca dati che possa essere resa fruibile dai cittadini in maniera trasparente e accessibile e che dia piena contezza dello stato di salute dell'esistente è tra gli obiettivi a leva fiscale delle politiche ambientali. Pertanto a questa sfida occorre rispondere con un'adeguata informazione, una cosciente formazione e una consapevole partecipazione dei cittadini nella fase legislativa che in termini di principi evidentemente sarà oggetto di molteplici divisioni ideologiche. E' chiaro che il beneficio di una corretta criteriologia e metodologia di rivalutazione può determinare ricadute rilevanti sull'efficacia, efficienza ed economicità dei servizi offerti oltre a rimodulazioni di equilibri tra pubblico-privato che nella evenienza attuativa dei modelli di sviluppo delle politiche a tutti i livelli di governance pongono le basi ad una programmazione sana e sicura del futuro basata su coperture di spese certe. Consapevoli che questa sfida rappresenta una grande opportunità per la politica, per la tecnica e per la scienza per produrre e utilizzare correttamente le leve fiscali ambientali economiche e sociali mirate allo sviluppo sostenibile in cui prezzo-costo-valore-mercato-destinazioni d'uso-qualità-salubrità-impronta-benessere rappresentano solo alcune delle tante variabili su cui intervenire.

venerdì 1 gennaio 2021

Bilancio sociale. Fattori incrementali positivi dell'anno pandemico 2020.

DEPOSITO IL MIO BILANCIO SINTETICO ANNO 2020. POSITIVITA'. - Incremento digitalizzazione; - incremento possibilità di conoscenza relativa ad incremento attività culturali e divulgative a scale territoriali diverse; - miglioramento generalizzato consapevolezza informativa; - attestazione di civiltà nel rispetto delle regole pandemiche; - scoperta nuove forme di lavoro intellettuali altamente produttivi; - ripensamento degli spazi nelle città e nei luoghi privati; - stili di vita nuovi; - consapevolezza e verifica effettiva dei bisogni individuali e collettivi; - maggiore autorevolezza e consapevolezza nella scienza; - miglioramento dell'autoapprendimento individuale e collettivo. NEGATIVITA'. - pandemia; - morti; - disagi start-up modelli organizzativi; - traumi nuove forme di adattamento. SINTESI: Rammaricato per i tanti morti e/o aggravi dovuti al covid. Complessivamente il 2020 un anno di straordinaria importanza e di crescita umana oltre che culturale e professionale per le forme di cambiamento generalizzate in atto. BILANCIO POSITIVO! 29/12/2020. Alberto Di Mulo!
BILANCIO SINTETICO ANNO 2021.

lunedì 29 aprile 2019

Il ripristino delle condizioni e dei principi minimi vitali delle lavorazioni professionali e scientifiche.

Alberto Di Mulo

Abstract 

Le case dei saperi, così definite fino a qualche decennio fa, con l'evoluzione tecnologica, il progresso scientifico-amministrativo, hanno sempre più necessità di fusioni, ampliamenti, demolizioni e nonché di qualche ristrutturazione. Tali cantieri e le relative lavorazioni metaforiche, partono dal presupposto che la componente formazione, informazione e addestramento in tutti i suoi aspetti sia componente prioritaria come anche prioritaria è il potenziamento delle automatizzazioni e standardizzazioni dei servizi e delle lavorazioni procedurali anche in forma algoritmica.
Tale evoluzione, di fatto, richiede sempre più risorse intellettuali a servizio del miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza del processo produttivo dei servizi a fronte di una diminuzione delle prestazioni lavorative ordinarie a scapito della loro ripetitività, che nella filiera del servizio offerto, probabilmente risentono della necessità di macchine operatrici pubblico-private in veste di “Global-service”.
Quindi, se da un lato c'è necessità di comprendere bene il contenitore, dall'altro c'è necessità di ripensare il contenuto con una visione moderna multidisciplinare che permetta di dare maggiore autorevolezza ai nuovi contenitori della scienza a servizio della tecnica.
Probabilmente in questo frangente in attesa di trovare la soluzione che meglio si addice alle buone pratiche di gestione di comunità, in cui ogni singolo cittadino svolge una mansione utile al miglioramento della qualità della propria vita e del complesso sistema, finalizzate alla centralizzazione e all'automatizzazione o alla disgregazione e alla singolarità delle prestazioni, oggi come non mai, si pone il tema di sviscerare alcune visioni di carattere filosofico ma centrali alla tecnica e alla scienza per la risoluzione della problematica posta, nonchè, la visione antropocentrica, ovvero quella visione dove al centro vi è l'uomo e la visione ecocentrica, ovvero quella visione in cui la natura ha valore nel suo insieme più che in ogni singola parte.
Partendo da questi elementi, senza nessuna pretesa di essere l'unica strada percorribile per uno sviluppo ordinato e coordinato del sistema paese, si vuole fornire una visione nuova di metodo e di merito da applicare alle case del sapere, quindi alla formazione dei futuri scienziati, e agli operatori-utenti-utilizzatori. I primi rappresentano la forza lavoro “attiva” continua e dinamica per la formazione del metodo e delle innovazioni mentre i secondi rappresentano la forza lavoro “passiva” delle innovazioni in un processo che potrebbe essere pensato anche in maniera ciclo-evolutivo. 

venerdì 9 febbraio 2018

Sulle valutazioni delle politiche ad indirizzo tecnico scientifico.

Alberto Di Mulo

Premesse
La definizione di politica individuata dalle parti attive di un territorio non è molto chiara e soprattutto non è chiaro alla maggior parte dei cittadini l'interesse e il fine che dovrebbe perseguire, nonostante è ormai assodata la definizione comune di servizio, ovvero interesse generale, modalità di governo, governo degli stili di vita privata e pubblica. Ai più resta la definizione, probabilmente superata, di distributore di risorse e di soggetto a cui rivolgersi per trovare una collocazione lavorativa. 
Considerando, che di fatto uno dei motivi per cui la maggior parte dei cittadini si sentono motivati dalla partecipazione alla cosa pubblica, è proprio l'utilità e il vantaggio che risulta dalla partecipazione e questo può espletarsi attraverso il soddisfacimento di un ideale, un progetto sistemico a scale territoriali differenti e/o bisogni privato-pubblico che in alcuni casi sfociano gerarchicamente in amore, soldi, potere da/per e verso i territori/o.
Anche se, alcune volte si assiste a governi a sfondo tecnico una determinata scelta decisionale è pur sempre una scelta ideologica, che nella realtà può variare e assumere connotazioni diverse in base ai contesti. 
Pertanto il detto comune, che le scelte non sono ideologiche, rischia di far cadere in errore la massa inducendo il pensiero politico nella non sussistenza di una correlazione tra scelta tecnica e ideologica, soprattutto quando il tempo e la voglia di mettersi in gioco, dopo magari un periodo di percezione di profonda crisi istituzionale morale e sistemica, innescano la miccia vincente che si traduce culturalmente in risanamento e/o demolizione e/o ricostruzione.
In quasi tutti i contesti territoriali e di conseguenza per la gran parte dei processi di sviluppo di un'area più o meno vasta a seconda di logiche di aggregazione basate appunto su ideologie, ceto sociale, livello culturale, convinzioni, motivazioni e soprattutto di interesse a stare assieme partecipando, le risorse rappresentano appunto il come realizzare i “desideri”, che di fatto sono funzione di diritti/doveri/consuetudini che in realtà non risultano totalmente uguali per tutti.
Quindi se è vero che le risorse, rappresentano il come realizzare il miglioramento della qualità della vita attraverso il miglioramento dei servizi programmati e pensati in termini esecutivi dimostrandone, a chi ideologicamente la pensa in maniera diversa tralasciando i fenomeni induttivi di circostanza, l'utilità di realizzare qualcosa di materiale e/o immateriale rispetto ad un'altra ovvero la priorità assoluta, è anche vero che l'attuazione senza un alto livello culturale-etico di formazione, informazione e addestramento e di condivisione di tutte le parti fa si che, qualora non soddisfatto, faccia ripresentare il problema in una funzione ciclica nota a tutti che riconduce allo slogan “cambiamo tutto per non cambiare niente”.
Se di fatto, competenza e sussidiarietà territoriale nonché successiva ricaduta in termini di beneficio, dovrebbero essere i cardini per la distribuzione delle risorse, le leve su cui agire per tale distribuzione non possono che non essere numerini di derivazione tecnica-scientifica di cui si dovrebbero servire i decisori per giustificare e rendere credibile la propria azione sui territori in maniera da rendere misurabile il risultato raggiunto. 
Per queste motivazioni gli obiettivi politici-tecnici ovvero la legislazione conseguenziale, non appartiene a tutta la popolazione, proprio perché i vantaggi predominanti e indotti non sono per tutte le classi sociali e ci sarà sempre una predominanza di vantaggio in tutte le norme e nelle azioni-misure di una classe sociale-economica rispetto ad un'altra.
Infatti, le scelte politiche, quali progettualità programmazione e pianificazione di interventi strutturali e infrastrutturali sono sempre o dovrebbero essere sempre, tecnicamente e scientificamente “assistiti con competenza”. 
Basti pensare alla realizzazione di un infrastruttura che di fatto può essere una scelta di comunità, dettata dalla volontà e non sempre dall'utilità essenziale di soddisfacimento di un determinato bisogno primario ma al soddisfacimento di bisogni secondari-terziari e quindi marginali. 

Obiettivi politici tecnicamente assistiti
La realizzazione di un piano che regola le modalità di infrastrutturazione di un territorio, parte dal presupposto che un infrastruttura è indispensabile se soddisfa un bisogno primario, è utile se soddisfa un bisogno, è inutile se non soddisfa nessun bisogno e quindi non “cura” nessuna patologia volendo fare un'analogia con l'ambito medico in cui il non soddisfacimento dei bisogni può provocare una patologia e quindi disagio, infelicità. Quindi, tenendo presente che i bisogni possono variare nel tempo, un intervento utile programmato in un determinato arco temporale può diventare inutile in un altro determinato periodo. Volendo chiarire questi concetti con un esempio, si può fare riferimento agli strumenti di pianificazione e programmazione di governance noti a tutti dove tra la decisione e la realizzazione, l'arco temporale che intercorre è talmente ampio che l'utilità prevista risulta già superata dalla tecnologia dal cambiamento culturale-emozionale al momento della concretizzazione. 
Di conseguenza, uno dei problemi che non permette il rispetto della tempistica e che risulta all'ordine del giorno dei decisori, responsabili dell'attuazione temporale di un bisogno e quindi una progettualità, riguarda l'attingimento delle risorse necessarie per la realizzazione di un'infrastruttura o di un servizio. Infatti, se è vero che i servizi per essere erogati hanno bisogno di risorse e queste provengono dalle tasse/imposte/contributi/-intelletto che i cittadini in funzione delle proprie sostanze intellettuali e reddituali mettono a disposizione della cosa pubblica-privata, è anche vero che queste risorse se non ben spese rappresentano criticità alla macchina che eroga servizi tali, fino a determinarne l'interruzione e quindi la mancanza e/o l'inefficienza. E' questo uno dei punti chiave, che conduce al ricorso ai vari partenariati istituzionalizzati e contrattuali come la finanza di progetto (project financing), la sponsorizzazione, contratti di disponibilità, ecc..a cui si rimanda per approfondimenti. 

Caso infrastrutture e servizi
Il motivare e giustificare ai cittadini, che sono i “veri” committenti, un investimento milionario oggetto di qualunque spesa pubblica e anche privata, è diventato oggetto di quasi tutti i dibattiti politici qualora si basino, come noto, sulla sola variabile distribuzione di risorse e quindi di priorità di spesa. Se attenzioniamo, ad esempio, la realizzazione di una nuova infrastruttura di trasporto, si nota subito che la proposta e la sua evoluzione nasce dal soddisfacimento del bisogno manifestato di muoversi e spostarsi verso poli attrattori, mentre nel caso di un intervento di manutenzione straordinaria, su un'infrastruttura esistente, nasce dal bisogno di rendere più sicuro e veloce lo spostamento nel caso di un'infrastruttura lineare o più funzionale e sicuro nel caso di una struttura puntuale. 
In linea più generale ancora non è chiaro agli studiosi in maniera chiara e precisa, se il bisogno è una fase conseguenziale alla realizzazione dell'infrastruttura o viceversa.
Di contro però ci sono altre variabili da attenzionare, ovvero il progresso tecnologico e la digitalizzazione dei servizi che già, di fatto hanno ridotto il bisogno di muoversi, in quanto telematicamente si riescono a svolgere tantissime funzioni ad esempio, a breve a seguito di prenotazione telematica anche le provviste arriveranno a domicilio. 
Quindi, una volta garantiti i livelli di sicurezza per l'incolumità, l'incremento della velocità di spostamento rappresenta, senza nessun dubbio, una maggiore efficienza del sistema reticolare e puntuale che in quest'ultimo caso è indicato dall'annullamento dei tempi morti per le eventuali intermodalità.
Per tali motivazioni, nel caso delle grandi infrastrutture quali ad esempio, il ponte sullo stretto, probabilmente la scelta basata solo su parametri tecnico-scientifici, sui costi benefici, e quindi sul soddisfacimento di un bisogno, risulta, a parere dello scrivente avere qualche limite difficile da superare. 
Caso diverso è la problematica relativa ai servizi di gestione ordinaria in cui, probabilmente l'obiettivo di ogni cittadino, e quindi obiettivo politico generale, è di fruire e quindi di creare, servizi efficienti, efficaci, e che risultino economici in termini di tariffazione dell'ente gestore. Questo differenziale tra efficiente-efficace ed economico non è irrealizzabile se di fatto si mettono in campo tutti i principi legislativi (direttive, norme, best pratics) che l'argomento ha prodotto e produce negli anni e tra l'altro l'economicità, ambita dai fruitori, è un concetto strettamente correlato alla relativa capacità e disponibilità di spesa. 
Infatti, con riferimento al caso rifiuti e acqua, l'obiettivo della raccolta differenziata se oltre ad essere finalizzato ai principi di sostenibilità, si sposta nella direzione di un rapporto pubblico/privato in cui il rifiuto/risorsa, in un'ottica di circolarità della materia, sia l'elemento primario che rifornisce il produttore o l'imprenditore di un prodotto da immettere nel mercato e quindi generando un miglioramento dell'indotto economico (green economy), ad esempio incrementando il PIL territoriale, si mettono i presupposti per una corretta pianificazione e programmazione con particolare riferimento alla situazione impiantistica nonché alla localizzazione, pensata non necessariamente confinata ad una sola regione territoriale. 

Conclusioni
Con queste riflessioni si è cercato di fornire una lettura sintetica delle problematiche che rallentano il processo decisionale del sistema paese con un'approccio quanto più universale alla problematica. Si è focalizzata l'attenzione su alcune parole chiavi quali utilità, bisogni, risorse. La conclusione a cui tendere, con poca possibilità di smentita, in questo momento storico molto delicato, è l'affermare un principio che descrive la consapevolezza dell'utilità dell'inutilità nel sistema decisionale. Tale principio per dare maggior slancio e motivazione al concetto di lavoro e di espressione di tutte le sue forme e delle attitudini dei talenti migliori, che permetteranno ai territori uno sviluppo sempre più “inutile”, o “utile”. 

Sitografia-bibliografia principale ragionata e di approfondimento

[1] Sicilia una regione allo specchio, Panorama d'Italia 2017. PDF 
[2] Project Financing e partenariato pubblico privato: aspetti normativi e linee guida operative. CNDCEC Anno 2016. PDF
[3] Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Anno 2017. PDF
[4] Guida introduttiva ai principi tributari 2013. Agenzia delle entrate. PDF
[5] Sistemi di valutazione delle politiche pubbliche. GELSO - GEstione Locale per la SOstenibilità ambientale. ISPRA. VAI
[6] Analisi dell'impatto delle scelte ambientali sulle performance delle PMI Italiane. MISE- Punto di contatto nazionale. VAI
[7] Strumenti politici -Agenzia Europea dell'Ambiente VAI
[8] Primo rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia. Anno 2017. PDF
[9] Rapporto del territorio INU 1 e 2. Anno 2016. VAI
[10] Rapporto sullo spreco alimentare. ISPRA. Anno 2017 PDF

Una menzione al discorso di Pericle agli ateniesi nel 461 avanti cristo.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

martedì 3 gennaio 2017

Sulle valutazioni delle università italiane.

A cura di Alberto Di Mulo

Le università italiane, rivestono un ruolo fondamentale nella “nascita, crescita e vita” di ogni persona, in quanto per la maggior parte dei casi sono vissute a cavallo di una fase di vita che sicuramente è quella a maggiore assorbimento celebrale, quindi danneggiarne questi anni attraverso la scelta di una graduatoria di ateneo con parametri non significativi determinerebbe danni irreversibili nella vita di ciascuna persona nei due estremi, aspettative di vita in uno e inadeguatezza nell'altro.
In merito all'ultima valutazione riportata da quotidiani [1] e non solo, ci troviamo di fronte a classifiche tra nord e sud che effettivamente lasciano riflettere.
Da un lato ci sono le università statali che ricevono finanziamenti che probabilmente sono più indirizzati alla ricerca che al miglioramento dell'offerta formativa didattica e servizi, dall'altro le università private che ricevono meno finanziamenti dal pubblico con un gap di risorse, che almeno in teoria, dovrebbe essere colmato dai privati, che contribuendo a potenziare gli standard qualitativi compartecipano e in qualche caso finanziano totalmente la propria ricerca e meno la didattica.
Il processo manageriale che si genera, vede coinvolti diversi attori con obiettivi dettati da indirizzi globali, ma che di fatto, tra gli obiettivi vede sicuramente l'incremento di fatturato realizzato utilizzando fondi pubblici-privati disponibili/investiti, la cui localizzazione di tali risorse, allocate in aziende e multinazionali, sono più al nord rispetto al sud;
In questo contesto transitorio, le tecnologie e l'automatizzazione delle procedure stanno producendo tanta confusione in termini di lavoro effettivamente da svolgere, oltre a duplicazioni di uffici,enti,ecc, arrivando giustamente a definire gran parte dei lavoratori pubblici/privati ammortizzatori sociali senza nessun diritto e dovere.
La problematica governativa interconnessa da risolvere, è il ridefinire il concetto di lavoro e soprattutto trovarne l'equo compenso reale in un ottica di lungo periodo funzione di opportunità e formazione e non dei parametri considerati per le valutazioni di ateneo che attualmente si basano su ambiti funzione dell'attività didattica, solidità della struttura dei docenti, produzione scientifica, capacità di garantire puntualità negli studi ed esperienze lavorative durante il corso di laurea oltre al post laurea che risulta di carattere puramente soggettivo.
Le critiche/valorizzazioni e le misure su cui si ritiene dover applicare degli indicatori universitari dovrebbero essere orientati alla separazione della didattica dalla ricerca, e del management ridando valore principale e autorevolezza alla guida su base tecnico-scientifica, individuando e definendo i parametri del concetto di “chiara fama” nei ruoli di controllo ed indirizzo.
L'università, che in quanto tale dovrebbe rappresentare parte dello Stato in quanto legittimata da esso, con la responsabilità di formarsi i propri collaboratori garantendoli nel rispetto della odierna costituzione, ed il suo compito è proprio quello di promuoverne le condizioni lavorative in un'ottica sistemica e di evoluzione dell'innovazione, della tecnologia e dei bisogni di profili dettati dal mercato, e delle variabili di carattere etico e sociale, che tendenzialmente ne livellano le professionalità oltre che le retribuzioni suddividendo le responsabilità a più livelli e soggetti.
Pertanto, in base a ciò, si ritengono a parere dello scrivente, irrilevanti le valutazioni espresse sulle università italiane che dovrebbero basarsi su elementi economici reali macro-territoriali, in una concertazione ponderata con i governi a scale differenti, la cui distribuzione di fondi obiettivamente avviene con grande sperequazione nazionale facendo riferimento a indicatori che non dovrebbero, nemmeno alla lontana, costituirne orientamento di scelta didattica.

Sitografia (es di problematica riscontrata nel web, posta in sede pubblica a mezzo stampa ufficiale)




sabato 26 marzo 2016

La destinazione d'uso dei luoghi e dei territori. Dalle responsabilità penali alla prevenzione dei rischi a scale territoriali differenti.

A cura di Alberto Di Mulo


Sitografia preliminare tecnico-giuridico individuata-ragionata



Il mutamento d’uso urbanisticamente rilevante.

Sentenza n. 23474/2019. Permesso di costruire sanatoria sentenza cassazione

Pietre miliari di urbanistica: ecco la sentenza pilota su lottizzazione abusiva e confisca dei beni immobili
Abusivismo a Castelvetrano, avviata la demolizione di 85 edifici costruiti sulle dune di Triscina

Bagheria, l'ecomostro comprato dal sindaco. Bufera su Cinque: "Conflitto di interessi"

Barcellona, maxi-condono per la Sagrada Familia: 36 milioni per metterla in regola

Legambiente. La demolizione degli abusi edilizi. Una questione di Stato.

Ancora ruspe in azione nella costa di Carini, demolizione per quattro edifici

Elenco nazionale immobili confiscati alla criminalità organizzata

Abusivismo, una piaga aperta. 16/07/2018 italia oggi

INCOSTITUZIONALE LA LEGGE CAMPANIA SULLA CONSERVAZIONE DI IMMOBILI ABUSIVI

Cambio destinazione uso: serve il permesso di costruire? TAR Campania, Salerno, sez. II, sent. 29 maggio 2018 n. 846

Serra abusiva? I giudici: "Da non punire" Per costruire una serra su un terreno di proprietà serve l'autorizzazione del Comune. Ma per la Corte di Cassazione in assenza di tale via libera l'abuso edilizio non va comunque punito. maggio 2018

Cambio destinazione d’uso, quando serve il permesso di costruire? La rassegna di sentenze di questa settimana ci parla di cambio di destinazione d'uso ma anche di alterazione della destinazione d’uso: può essere abuso edilizio? E poi ancora finalità della destinazione agricola e diritti di segreteria sulle pratiche edilizie

Casistiche datate di mutamento d’uso risulterebbero esentate da titoli abilitativi dell’epoca

Tutti i comproprietari di un suolo acquisiscono l’edificio costruito da uno di loro

Nessun abusivismo edilizio per il Muos, dirigente della Regione e 3 imprenditori assolti

Abusi edilizi, possono nascondersi nelle opere per attività agricole. CdS: la suddivisione di un terreno e la realizzazione di strade o pozzi può nascondere l’intenzione di sfruttare l’area a fini residenzial

[
es 1: standard urbanistici e monetizzazione non reperiti -
es 2: DETERMINAZIONE CRITERI E VALORI DELLA MONETIZZAZIONE DI AREE A STANDARD NELL’AMBITO DEI PIANI ATTUATIVI E PER MUTAMENTI DELLE DESTINAZIONI D’USO DI IMMOBILI
es3:Piani attuativi di iniziativa privata – Aree a standards – Monetizzazione alternativa alla cessione – Criteri per la monetizzazione – Discrezionalità – Esclusione -
]

Immobiliare sicuro: case in vendita e aste garantite dal Notaio

Raccolta sentenze e giurisprudenza

http://palermo.gds.it/2018/03/24/abusi-edilizi-a-mondello-dopo-le-condanne-altre-50-lottizzazioni-finiscono-nel-mirino_823359/

Abusivismo edilizio a Mondello: condannati in 21 tra imprenditori, dirigenti e tecnici comunali

Scelte di PRG, scelte di cambiamento: il potere decisionale della PA Approfondiamo il tema delle scelte urbanistiche del piano e relativo potere decisionale dell'amministrazione locale nel governo del territorio. Particolarmente interessante la recente sentenza 1119/2018 -- Testo Sentenza N 01119/2018

Speciale abusi edilizi-lavori pubblici

A modello chiesta la confisca delle villette abusive

"Italia divorata dal cemento: in 50 anni urbanizzata un'area come la Valle d'Aosta"

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI. DECRETO 17 gennaio 2018 - Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni

Quasi la metà delle case del Mezzogiorno sono abusive

Edificio costruito su terreno in comunione (tra comunisti) soluzione.

Trasferimento manufatti sul fondo: l’accessione opera anche nel preliminare di vendita (ipso iure)  -Ordinanza Sez. Civile Cassazione 1750 del 24/01/2018

Abuso edilizio sul suolo demaniale: quali conseguenze ci sono? Nel caso di abuso edilizio su suolo demaniale che concessione è necessaria per procedere al ripristino?

Sentenza 755/2018 Consiglio di stato. Abusi edilizi su aree vincolate: no al terzo condono

Demolizione Abuso edilizio, quando prevale l’interesse pubblico Se il Comune è contrario alla demolizione dell'abuso edilizio, deve spiegare le motivazioni. Quali sono le condizioni per le quali possono prevalere gli interessi pubblici? Sono tre.

CENTRODESTRA VARA L’ABUSIVISMO DI INDISPENSABILITÀ, CON IL M5S DANNO MAN FORTE AGLI ABUSIVI

Condono non ha valore in zona sismica. Cassazione sentenza 2115/2018 del 29 Gennaio: l'abuso edilizio in zona sismica che compromette la stabilità di un edificio va abbattuto anche se è stato oggetto di condono

Sentenza 202/2018 TAR Calabria. L’autorizzazione sismica prevale sul permesso di costruire in quanto ne rappresenta il presupposto per l’efficacia. Questo il principio espresso dal Tar Calabria

Siracusa: crolla la piscina abusiva realizzata su un terreno a rischio

Sicilia, l'assessore Cordaro: "Esiste un abusivismo di indispensabilità"

Nell’Italia degli abusi edilizi le demolizioni sono un flop.Trentamila sentenze definitive, ma solo il 10% delle case fuori legge viene abbattuto. Il procuratore Scarpinato: "Si denuncino i sindaci inadempienti"

un esempio di report abusivismo..Sicilia:Report sull'abusivismo edilizio

Sequestro preventivo. La sentenza di sequestro della scuola che non rispetta la normativa antisismica, nonostante il rischio sia minimo

Un nuovo studio del Notariato - Allegazione del certificato di destinazione urbanistica al decreto di trasferimento di cui all’art. 591 bis c.p.c.

Interdisciplinare-Lo stato che non controlla e le regole senza più sanzioni La perdurante ostilità di tanti cittadini verso il mercato ha una spiegazione molto concreta e fondata: è il modo come il mercato funziona qui da noi

Confermata la demolizione di un’opera abusiva nonostante la richiesta d’istanza di accertamento di conformità (permesso in sanatoria), successiva all’ordine di demolizione

Abusivismo, commissari in 107 Comuni: a Palermo Orlando sanziona il dirigente

Case da abbattere davanti al mare, la Regione invia le carte ai giudici

Sicilia: assessore Cordaro, priorità mappatura abusivismo e flotta antincendi

Oltre metà del litorale campano trasformato da case, palazzi, ville e porti

Abusi edilizi: il CdS chiarisce che è legittima la demolizione di interventi, eseguiti con variazione essenziale, realizzati in difformità dalla concessione edilizia

Corte costituzionale: Illegittimi alcuni articoli della legge regione siciliana n. 16/2016

Immobile abusivo acquisito al Comune è impignorabile. Cassazione Civile, sez. VI-3, ordinanza 06/10/2017 n° 23453

Abusi edilizi e Consiglio di Stato: Differenza tra variazioni essenziali e varianti

Taranto, demolito ecomostro sulla spiaggia a San Vito.

Abuso edilizio: un basamento in cemento può essere reato

Ennesima sanatoria edilizia in una norma varata dall'Ars, interviene la Corte costituzionale

Lotta all’abusivismo edilizio, va bilanciata con la tutela dei diritti acquisiti post sanatoria

Onere di motivazione dell'ordinanza di demolizione:la posizione dell'adunanza plenaria del consiglio di stato

Speciale edilizia abusi edilizi:raccolta normative redazione lavori pubblici

Abusi edilizi: nessun termine di decadenza o di prescrizione.

Abusi edilizi:direttore dei lavori responsabile anche in caso di dimissioni

Abusi edilizi: Acquisizione gratuita al Comune dopo 90 giorni l'ingiunzione di demolizione. Consiglio_Stato_29_09_2017_4547

Abusivismo in Campania, al via abbattimenti a Monte di Procida

Abusi edilizi: quali sono i soggetti destinatari dell’ordine di demolizione

Edilizia: i presupposti per il mutamento della destinazione d'uso

Abusi edilizi, proposta una legge nazionale che cancelli dagli albi professionisti e imprese

Gela, il Tribunale abusivo acquisito dal Comune Assessore: «Fondi dal governo per risarcimento»

Case abusive sicilia: regione scrive comuni entro giorni demolizioni

Licata:minacce di morte alla commissaria brandara

Abusi edilizi e ordine di demolizione nuova sentenza della Cassazione

L'Italia condona il terremoto no

Abusivismo edilizio: 17 mila nuovi immobili abusivi nel 2016

Casa Italia: Rapporto sulla Promozione della sicurezza dai Rischi naturali del Patrimonio abitativo

LEGGE 23 dicembre 1996, n. 662 Misure di razionalizzazione della finanza pubblica. (art. 2 coma 56-per le demolizioni possibilità di avvalersi della struttura tecnico-operativa del ministero)

Abusivismo edilizio, Legambiente: 17 mila nuovi edifici fuorilegge nel 2016

L’Italia che trema sempre Dal giallo della magnitudo alle connessioni con Amatrice. Ecco le risposte ai quesiti che spaventano i non esperti

Abusivismo, le verità non dette: le abitazioni irregolari costano la metà (e sono tutte seconde case)

[Il documento] "La casa abusiva è un diritto se è la prima abitazione. Anche sul mare". Il regolamento shock del sindaco grillino

Abusivismo, Falcone: «I burocrati denunciano ma poi non fanno nulla»

Scuola, 9 istituti su 10 non sono antisismici: ecco la mappa di tutti gli edifici a rischio

Mappa rischio sismico scuole

Terremoto abusivismo e situazione del patrimonio edilizio italiano

Italia,la sicilia l'ora abusiva

Case abusive ischia: seicento case abusive da demolire, 27 mila richieste di condono: Ischia devastata dal cemento selvaggio. E c'è una legge che difende gli abusivi

Nulla osta per lavori in casa terrazzi non servono più le autorizzazioni.

Delrio: "Contro gli abusi edilizi l'unico deterrente sono le demolizioni"

Indicazioni capo dello stato ai magistrati: principi di equilibrio, ragionevolezza, misura e riserbo

DDL S. 580-BDisposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi

Note esplicative: A.S. 580-B Disposizioni in materia di criteri per l’esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi

Comune di Milano.Il nuovo Certificato di Idoneità Statica CIS. Obbligatorio per tutti gli edifici con più di 50 anni

La variazione di destinazione d'uso nella regione siciliana

Variazione essenziale dal titolo edilizio un abuso non può sanato

Abusivismo edilizio, in Campania ok alla ‘legge blocca demolizioni’

Immobili per l’impresa: In aumento le compravendite, soprattutto di capannoni

Tettoia abusiva: il CdS si esprime su un ordine di demolizione disposto dopo 40 anni dall’abuso realizzato da altro proprietario

Cos’è una “costruzione”? Lo ha chiarito la Cassazione.

Manovrina, OK agli interventi di restauro e di risanamento conservativo con modifica della destinazione d’uso

Cambio d'uso: cassazione è una ristrutturazione serve il permesso di costruire
Cambio destinazione d'uso una sentenza paralizza l'attività edilizia

Immobili abusivi - Atto di vendita - Nullità e divieto di stipula degli atti di disposizione - Responsabilità - Estremi del permesso di costruire o del permesso in sanatoria - Assenza di dichiarazione dell'alienante - Tutela dell'acquirente del bene - Fattispecie - Artt. 28 Legge notarile e 46 d.P.R. 380/01.

Abusi edilizi consiglio stato chiarisce differenza tra variazioni essenziali varianti

Abusi edilizi: i dubbi sull'obbligo di specifica motivazione dell'ordine di demolizione

Grandi manovre all'Ars e in giunta per aiutare gli abusivi, Legambiente: "Si rischia uno scempio"

Campania, la sanatoria che salva 70 mila case abusive

La Cassazione ribadisce la nullità sostanziale della vendita di immobile “abusivo”

Sempre più spesso emergerà la questione dell’autotutela applicabile alle pratiche edilizie

Perequazione urbanistica - Diritti edificatori si alla cessione di cubatura in zone omogenee

Particella sbagliata o dimenticata. Che fare? un punto di vista dei notai

notaio va sospeso se non rispetta la terzietà sull'atto da rogare

DIA: Nullità, proroghe e termini in caso di contrasto con strumenti urbanistici

Napoli: Abusi sanati, ma il Comune attacca «Pagate gli anni illegittimi».

Approfondimenti su prevenzioni dei rischi naturali

esempio amministrazioni locali: Concessioni rilasciate in passato.

Regolamento edilizio-tipo di cui all'articolo 4, comma 1-sexies del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380

DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 2016, n. 222 - Agibilità immobili tramite autocertificazione tecnica

Opere abusive, in arrivo un fondo da 45 milioni di euro per demolirle

Italia: Abuso edilizio perenne

Abusi edilizi: demolizione anche se i proprietari sono estranei al reato

Gazzetta amministrativa della repubblica italiana: Abusi edilizi, l'ordine di demolizione e la nozione di pertinenza

Menzione urbanistica e validità degli atti notarili (consiglio nazionale notariato)

Vendita senza conformità catastale? Legittima la sanzione al notaio

Edifici ante 1967 - Vendita di immobili: produrre in appello la dichiarazione ante 67 salva l'atto

LINEE GUIDA “VALUTAZIONE DEI PROGETTI EDILI PER I LOCALI DI LAVORO DA ADIBIRE ALL'ESERCIZIO DI ATTIVITA' PRODUTTIVE”

Linee guida per l'igiene edilizia dei locali e degli ambienti di lavoro

Requisiti edifici o di locali da destinare a luogo di lavoro in ambiente produttivo e nel terziario

Il cambio di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante nel decreto sblocca italia

La responsabilità nello sviluppo dei territori - management destinazione d'uso e sviluppo

Sull'impugnativa dei vicini dei permessi di costruire

Abusi edilizi:l'ordine di demolizione può basarsi su norma successiva costruzione

Ordine di demolizione e immediata acquisizione gratuita nel patrimonio comunale

Gazebo-senza-titolo abilitativo e prevista la demolizione se trasforma il territorio

La sicurezza sismica dei luoghi di lavoro

Sanatoria edilizia su aree di lottizzazione abusiva: gli effetti

Sanatoria giurisprudenziale: per il cds non serve doppia conformita

Che cos’è il reato di lottizzazione abusiva?

Report ispra sul consumo di suolo 2016

Che succede se non rispetto l’ordine di demolizione dell’opera abusiva?

Manufatti abusivi:contributo delle regioni sulla proposta di legge 15267

Sanatoria edilizia su aree di lottizzazione abusiva: gli effetti

Abusivismo edilizio:la camera approva il ddl tutte le novità

No al condono edilizio se sull’area sopraggiunge un vincolo

Posso fare uno studio nella mia abitazione

Differenza tra Condono edilizio e Sanatoria

Condono edilizio su aree vincolate: il no arriva dal consiglio di stato

Hotel da 10000 stanze che non ha mai visto un ospite

Pianificazione urbanistica: come funzionano la perequazione e la compensazione?

Istituito il catasto nazionale delle infrastrutture

Viaggio nella Sicilia Abusiva

Consumo di suolo il ddl all'esame del senato

Legambiente: nel 2015 costruiti illegalmente 18.000 immobili

Niente prescrizione per gli abusi edilizi

Abusi edilizi, la gerarchia tra normativa statale e norma di rango inferiore

Immobile abusivo. Anche gli eredi sono obbligati ad eseguire l'ordine di demolizione
Cronologia della realizzazione delle infrastrutture

Monologo sulla bellezza (tratto dal film i cento passi)